Dietro i piccoli comuni un tesoro da 93 miliardi l’anno. Ma servono investimenti
Infrastrutture e banda larga, lavoro e servizi. Lo Stato deve investire per fermare lo spopolamento delle aree interne. Una risorsa preziosa contro il dissesto idrogeologico
Di Rosy Battaglia
Due milioni di case inutilizzate in 5.627 borghi. Lontano dalle grandi città, con pochi servizi. L’Italia dei piccoli comuni, due terzi del totale nazionale, potrebbe fornire la risposta al bisogno dell’abitare e di stili di vita più sostenibili.
«Ma occorre fermare lo spopolamento. E, per fare questo, bisogna creare lavoro, potenziare le infrastrutture che mancano, a partire dalla banda larga, oltre trasporti, scuole e ospedali».
Urge un intervento contro l’abbandono delle case
A proposito di disagio abitativo nelle grandi città, i dati forniti dal responsabile di Anci fanno riflettere. «Mentre si costruiscono casermoni nelle periferie urbane, negli ultimi 40 anni sono stati ben 2000 i piccoli centri che hanno perso l’80% popolazione, e tra questi 120 tra dal 60 all’80%». Occorrono interventi sulle case in abbandono, precisa il sindaco Castelli. «Spesso non sono state fatte le pratiche di successione, i proprietari sono emigrati. Lo Stato deve intervenire per far sì che diventino un bene collettivo, così come il nostro paesaggio. Non investire in questi territori è, invece, un doppio danno per la collettività».
ANCI: i piccoli comuni valgono il 5% del Pil
Anci, da tempo, ha stilato una propria Agenda Contro-esodo che mette al centro i comuni interni, periferici, rurali, montani, di minori dimensioni demografiche, che coprono però, per estensione, il 54,1% della superficie complessiva della penisola. Aree che presentano vantaggi per la qualità della vita dei cittadini, che assicurano, attraverso la cura dei residenti, la salvaguardia della natura nonché la tutela della terra e la conservazione del paesaggio.
L’insieme di queste esternalità positive per l’ambiente, i cosiddetti «servizi ecosistemici» valgono, almeno 93 miliardi l’anno, quasi il 5% del PIL. «Fare emergere questo valore e trasformarlo in pagamenti è una sfida decisiva per una prospettiva di sostenibilità, in tempi di cambiamento climatico e dissesto idrogeologico», sottolinea il sindaco.
I piccoli Comuni sono 5.500, il 69% del totale nei quali si concentra il 17% della popolazione.
Piemonte (1046) e Lombardia (1043) sono le regioni con il più alto numero di piccoli Comuni.