Piano Juncker
Piano voluto dal Presidente della Commissione Europea per rilanciare la crescita economica e gli investimenti senza ricorrere a nuovo debito pubblico. Si tratta di un piano da 315 miliardi di euro generati da un capitale iniziale di 21 miliardi che sarà messo a garanzia di finanziamenti. L’effetto moltiplicatore delle garanzie dovrebbe consentire di raggiungere l’ammontare di prestiti dichiarato.
Il piano prevede la creazione di un nuovo Fondo Europeo per gli Investimenti Strategici – EFSI e il coinvolgimento della Banca Europea degli Investimenti – BEI, istituzione che da circa 50 anni viene utilizzata dall’Unione per il finanziamento di progetti a lungo termine.
Il Fondo avrà una grande capacità di protezione dal rischio: il suo obiettivo sarà consentire ai privati di partecipare a operazioni che, altrimenti, sarebbero risultate finanziariamente insostenibili.
Bilancio UE 2018 – finanziamenti per investimenti, giovani e migrazione
I finanziamenti europei si dividono in due grandi categorie, quelli gestiti in maniera diretta dalla Commissione europea e quelli indiretti, cioè gestiti in collaborazione con le amministrazioni nazionali e regionali degli Stati membri.
Nel primo gruppo rientrano i fondi europei a valere su programmi quali Erasmus, Horizon 2020, Europa Creativa, Life, Connecting Europe Facility, COSME, ecc.
Del secondo gruppo fanno invece parte i fondi strutturali e di investimento europei, cioè:
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il Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR),
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il Fondo sociale europeo (FES),
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il Fondo di coesione (FC),
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il Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale (FEASR),
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il Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca (FEAMP).